La tecnologia e l’ingegneria hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni e i motori elettrici sono tra i prodotti che ne hanno giovato di più in termini di performance e affidabilità.
Sono sicuri, convenienti e sempre più efficienti ma certamente possono avere problemi di funzionamento durante la loro vita.
Tra questi uno dei principali è il surriscaldamento del motore elettrico, che non significa per forza motore danneggiato o mal realizzato, bensì può esservi una divergenza tra progetto e reale utilizzo.
Come avviene in caso di blocco meccanico del rotore, il surriscaldamento può essere causato da un eccessivo carico richiesto.
In caso di surriscaldamento del motore, dunque, è importante rispondere a queste domande.
Un sistema di raffreddamento difettoso, o peggio ancora non funzionante, è un’altra causa di surriscaldamento del motore elettrico.
Verifica tutti i possibili ostacoli: ventola danneggiata o copriventola ostruito possono essere possibili cause di surriscaldamento.
Utilizzare un motore elettrico in un ambiente in cui vi sia una temperatura maggiore rispetto a quella dichiarata dal costruttore è un altro possibile motivo di surriscaldamento del motore.
La classe d’isolamento di un motore elettrico dipende dalla qualità dei materiali impiegati e stabilisce anche la sovratemperatura massima che si può raggiungere senza danneggiamenti.
Ti suggeriamo di verificare sempre la classe di isolamento del motore presente nell’apposito spazio in targhetta.
Un’altra causa possibile di surriscaldamento del motore elettrico è la tensione di alimentazione.
Prima di tutto controlla che l’alimentazione sia dentro i valori di tolleranza dichiarati dal costruttore: se lo stai alimentando con una tensione eccessiva, questa comporta un riscaldamento maggiore.
Per sicurezza verifica anche un possibile squilibrio della tensione di alimentazione che, come detto prima, può provocare anch’esso surriscaldamento.
Infine, la problematica più rilevante per l’utilizzatore finale è un danneggiamento sull’avvolgimento del motore che causa inizialmente riscaldamenti anomali e vibrazioni fino a compromettere totalmente l’avvio del motore stesso. In altri casi il danno sull’avvolgimento può trasformarsi in cortocircuito.
Nel caso invece di motori autofrenanti, se il freno dovesse avere difficoltà di sblocco questo finirebbe per sommare carico frenante all’albero di uscita portando inevitabilmente ad un riscaldamento maggiore rispetto ad un funzionamento normale.