I riduttori ad assi ortogonali sono solitamente impiegati in settori industriali con macchinari e impianti che richiedono potenze/coppie generose e si caratterizzano, come si può intuire dal nome stesso, per gli alberi in uscita e in entrata disposti in modo ortogonale.
In questo post, oltre che a descriverne le caratteristiche fondamentali, vedremo anche alcuni esempli applicativi e alcune delle nostre soluzioni motoriduttore ad assi ortogonali.
I riduttori ad assi ortogonali hanno un funzionamento simile a quello dei riduttori pendolari (o ad assi paralleli) perché vengono montati al dispositivo da automatizzare in modo trasversale. L’albero in entrata e quello in uscita infatti stanno su assi perpendicolari tra loro.
La trasmissione del movimento avviene attraverso ingranaggi cilindrici a dentatura elicoidale in abbinamento ad una coppia conica che permette di ruotare di 90° l’asse di rotazione.
I riduttori ad assi ortogonali si sostituiscono a quelli ad assi paralleli e ai più classici riduttori a vite senza fine perché generalmente più performanti e più indicati per attività industriali che richiedono potenze o coppie medio-elevate come quelle che caratterizzano i grossi nastri trasportatori. Altri settori che utilizzano la tecnologia ad assi ortogonali sono quello delle energie rinnovabili, quello delle acque reflue, del biogas o anche quello estrattivo.
Con riferimento al settore estrattivo, e a conferma della validità dei nostri riduttori ad assi ortogonali, possiamo riportare l’esempio di un cliente australiano nel settore minerario che ha collaborato con noi per la fornitura di 48 motoriduttori ortogonali della serie ITB: gamma IRON di motoriduttori in ghisa a corrente alternata, 3 grandezze fino a 3500 Nm e tutta la modularità tipica dei nostri motoriduttori.
Il nostro catalogo riduttori conta anche altri modelli di riduttori ad assi ortogonali:
Ogni automazione ha le sue prerogative e le sue esigenze. Un motoriduttore ad assi ortogonali può essere il dispositivo indicato per il tuo progetto, ma per ottenere un prodotto davvero ottimale è necessario uno studio attendo del contesto applicativo, del tipo di movimentazione richiesto, dell’ambiente in cui opererà.
Le variabili da valutare sono molte, ma noi le abbiamo raccolte tutte in una guida alla configurazione con checklist che puoi consultare per reperire le informazioni che ti servono per la scelta.
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