9 febbraio 2021 | 3 MINUTI DI LETTURA
Il perfetto controllo del movimento nelle automazioni è frutto del lavoro di diversi elementi: primi tra tutti il motore, che di fatto genera il movimento, e il riduttore che invece permette di modulare la velocità in uscita adattandola al tipo di azione che l'impianto o il macchinario dovrà effettuare.
Motore e riduttore devono essere accoppiati in maniera corretta. Affinché ciò avvenga, alcuni componenti ci supportano nel garantire questa “unione”: i giunti per motori elettrici.
Il giunto per motori elettrici è il dispositivo che permette di collegare due alberi coassiali, in modo che il movimento meccanico generato dal motore sia trasmesso correttamente al riduttore.
Per garantire un controllo del movimento ottimale è indispensabile che motore e riduttore (o la soluzione completa motoriduttore) siano perfettamente adattabili al tipo di automazione cui verranno applicati. Di conseguenza, anche il giunto tra le 2 componenti deve essere altrettanto adatto a garantire un accoppiamento ottimale.
Di seguito riportiamo alcune delle più comuni problematiche risolvibili con l'utilizzo del giunto tra motore e riduttore.
È una delle problematiche più comuni e riscontrabili negli accoppiamenti rigidi tradizionali: il movimento induce surriscaldamenti e usura precoce del giunto stesso e degli elementi di tenuta lubrificante.
Fenomeno di ossidazione da contatto che nel tempo tende a saldare l’albero motore all’elemento di collegamento con il riduttore. Anche ciò avviene solitamente negli accoppiamenti rigidi tradizionali.
Quando si propende per la scelta separata di motore e riduttore, può capitare che non vi sia perfetto allineamento tra i 2 alberi, con conseguente difficoltà di trasmettere il movimento in maniera corretta.
In questi casi la soluzione più immediata è quella di ricorrere a giunti elastici in grado di assorbire le vibrazioni che si vengono a creare.
In modo simile, può anche capitare che, per necessità di progettazione, motore e riduttore non siano perfettamente adiacenti.
A volte la distanza tra riduttore e motore è preventivata già in fase di progettazione e tale da richiedere necessariamente dei giunti con allunga, in modo da mantenere comunque la catena cinematica.
Altre volte invece la distanza è più esigua e, per favorire l’accoppiamento potrebbe essere richiesto un ingombro maggiore del giunto stesso, a discapito però dello spazio di allocazione destinato da progetto alle varie componenti.
Al di là delle problematiche riscontrabili a livello di progettazione e performance, bisogna comunque tenere in considerazione anche le esigenze dei distributori e assemblatori di macchine automatizzate.
Per ogni possibile combinazione motore+riduttore è plausibile che Distributori e Assembly center dei dispositivi automatizzati abbiano bisogno di altrettante soluzioni giunto che garantiscano accoppiamenti perfetti.
Tutto ciò però costa a livello di spese di approvvigionamento e spazio in magazzino.
Consapevoli di tutte queste problematiche, abbiamo ideato e reso disponibile un Kit Cover con giunto utilizzabile per motoriduttori a ingranaggi cilindrici CMG e motoriduttori ad assi ortogonali CMB e adattabile a tutti i tipi di motore (IEC e Nema, sia in corrente alternata, che continua o anche brushless).
Il kit è composto da 2 semi-giunti in acciaio e alluminio sino a IEC71, completamente in acciaio da IEC80. Ai semi-giunti viene interposto un elemento elastico in materiale sintetico. Con un unico coperchio, e adattando flangia e semi-giunto lato motore, è possibile adattare il kit ad ogni combinazione di motore.
I benefici di questo kit sono diversi:
Di che tipo di prodotto hai bisogno per il tuo progetto? Per scoprirlo scarica e consulta la nostra guida gratuita alla configurazione del motoriduttore.
Veterano dei motoriduttori, non esistono settori o applicazioni con cui non abbia avuto a che fare nei suoi 35 anni di esperienza. Quando i clienti cercano soluzioni, non c’è nessuno che possa farlo meglio.
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