Anni e anni di esperienza nel campo della riduzione di potenza ci hanno insegnato che la buona riuscita di un progetto dipende dall’analisi delle variabili in gioco fatta in fase preliminare. Conoscere tutti i dettagli dell’automazione e del relativo campo di applicazione è fondamentale per individuare il motoriduttore migliore.
In questo post elenchiamo proprio le informazioni basilari per scegliere i riduttori per motori elettrici.
Iniziamo con gli aspetti più tecnici del TUO settore. È così! Per quanto esperti di motoriduttori la vera differenza la fanno le conoscenze specifiche del contesto in cui motore e riduttore devono essere applicati.
Oltre al settore industriale di destinazione, per noi assumono rilevanza basilare anche le caratteristiche del ciclo di lavoro.
Contestuale all’analisi del settore e del ciclo di lavoro è anche lo studio delle caratteristiche ambientali in cui il macchinario o dispositivo deve operare.
In questo caso diventa fondamentale sapere se l’automazione opera in ambiente esterno (per valutare eventuali componenti specifiche quali ad esempio motori brushless o albero e carcassa in acciaio inox) o capire la temperatura (o anche l’escursione termica) che caratterizza l’ambiente (in modo da definire anche l’utilità di altri elementi quali guarnizioni o lubrificazione adatta),
Altra informazione cruciale riguarda il tipo di alimentazione della macchina. Questo serve a definire la tipologia di motore da usare. A batteria, quindi a corrente continua? A corrente alternata?
DI conseguenza si potrà entrare ancora più nello specifico scegliendo un motore a 12 o 24V in caso di corrente continua, oppure un motore monofase o trifase per quella alternata.
Che tipo di movimento dovrà eseguire la macchina per svolgere la funzione per cui è stata progettata? Traslazione? Rotazione? Sollevamento? In questo caso la valutazione riguarderà invece il riduttore di giri.
Se ad esempio è prevista una movimentazione lineare (o traslazione) si può valutare l’applicazione di un martinetto o di un attuatore lineare. Sé invece fosse richiesto un sollevamento ecco che risulterebbero opportune funzioni aggiuntive quali l’irreversibilità del moto (utile per evitare che il dispositivo precipiti a motore fermo).
Così come importante è sapere in che modo il motoriduttore si connette al macchinario. In questo caso le alternative sono 3:
Quelle elencate fino ad ora sono le caratteristiche principali da valutare nella scelta del motore, riduttore o motoriduttore più adatto al tuo progetto, ma non le uniche!
Esistono infatti altri dettagli tecnici che un esperto ha bisogno di conoscere per poter realizzare il prodotto migliore per le tue esigenze.
Per conoscere tutti (e dico tutti) i parametri da considerare nella configurazione del motoriduttore, puoi consultare la nostra guida gratuita con checklist in formato pdf. Scaricala!